Difficoltà personali - Cristina Bertolin - Psicologa Mirano Mestre

Difficoltà personali

Quando non riusciamo a stare nel presente e a essere in contatto con noi stessi rischiamo di veder sfumare i momenti più belli della nostra vita. Un percorso psicologico può aiutarti a mettere a fuoco le difficoltà che senti, a capire da dove derivano e come gestirle per migliorare la qualità della tua vita e delle tue relazioni.

Se sei depresso stai vivendo nel passato.
Se sei ansioso, stai vivendo nel futuro.
Sei sei in pace, stai vivendo nel presente.
(Lao Tzu – Filosofo e scrittore cinese)

Ansia e attacchi di panico

Quando abbiamo un problema di ansia la psiche è sofferente, ma soffre molto anche il corpo (tachicardia, gastriti, respirazione difficoltosa ecc). L’ansia si può presentare sotto molte forme: attacchi di panico, fobia sociale, agorafobia… Sono i molti modi che “il nostro io” ha per dirci che c’è un malessere che richiede di essere ascoltato.

Il mio approccio è volto a sostenere la persona nella gestione dei disturbi d’ansia attraverso:

  • la comprensione di cosa ha generato il proprio malessere (che può avere a che fare con il presente o essere radicato nel passato individuale),
  • aiutare a decifrarlo e portarlo alla consapevolezza,
  • supportare la persona nel mettere a fuoco le azioni più idonee per realizzare un cambiamento,
  • ritrovare il proprio benessere.


Il mio modo di lavorare si basa su un approccio Pluralistico Integrato che comprende Mindfulness, Psicologia della Gestalt, Approccio Corporeo, Fenomenologia Esistenziale, Psicologia Umanistica e Psicoterapie Cognitivo-Comportamentali di Terza Generazione (ACT – CFT).

Disturbi del sonno

I disturbi del sonno sono caratterizzati da un riposo insoddisfacente o comunque alterato per qualità e quantità che provoca un significativo disagio e compromette la normale vita sociale, scolastica e lavorativa. Possono essere correlati alla presenza di altre situazioni di sofferenza psicologica o emotiva (ansia, depressione, difficoltà nel lavoro, preoccupazioni scolastiche, stress ecc) oppure derivare da fattori fisiologici.

Il mio approccio mira a sostenere la persona a intervenire per migliorare gli aspetti che compromettono le normali attività quotidiane.

Disturbi dell'alimentazione

Capire come e perché si sviluppano disturbi complessi come l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa o il disturbo da alimentazione incontrollata (o Binge Eating Disorder, BED) è molto difficile. Le cause dei disturbi alimentari sono molteplici e il comportamento di chi soffre di questi disturbi dipende da moltissimi fattori, di cui solo alcuni sono direttamente collegati al funzionamento familiare. Non ci si deve chiedere «di chi è la colpa» ma «Qual è la cosa migliore da fare adesso?»

La persona che soffre di disturbi del comportamento alimentare va indirizzata e aiutata a chiedere aiuto, dimostrandole che ha il sostegno della famiglia e dei propri cari lungo tutto il percorso della terapia. È importante che anche i genitori o i familiari di chi soffre di un disturbo dell’alimentazione abbiano degli strumenti a disposizione per aiutare al meglio i propri figli.

Il compito della Psicoterapia va quindi sia nella direzione di aiutare la persona che soffre di disturbi alimentari a elaborare la propria sofferenza e le proprie emozioni, sia fornire ai famigliari gli strumenti per affrontare il disturbo. L’obiettivo è far ritrovare alla persona che soffre di disturbi alimentari il proprio equilibrio ideale, l’autostima e il senso del Sé.

Depressione

La depressione è una delle esperienze più intense che una persona possa attraversare: dall’esterno la persona depressa sembra lenta, pesante, distaccata, priva di energia e di motivazione, ma in realtà ha una grande attività interiore. La depressione è il sintomo di una ribellione profonda nei confronti di una situazione di vita che è diventata insostenibile e che si sente il bisogno di cambiare.

Il mio approccio mira a:

  • aiutare la persona a costruire una nuova immagine di sé,
  • aiutare a incanalare l’energia di questa ribellione verso un cambiamento positivo,
  • sostenere la persona nel percorso per trovare il proprio equilibrio e creare un progetto di vita soddisfacente.

Fobie

Le fobie sono stati gravi di paura e angoscia nei confronti di un oggetto, una situazione o un animale che possono diventare invalidanti come qualsiasi altro forte disturbo d’ansia, fino a costringere la persona a evitare ogni circostanza in cui potrebbe imbattersi in quell’oggetto, quell’animale o quella situazione.

Accogliere le proprie emozioni, capire come gestirle, elaborare il proprio vissuto e modificare quei modelli di pensieroche causano forti reazioni emotive non appropriate alle circostanze: queste possono essere alcune modalità con le quali sostenere insieme un percorso di Psicoterapia e di cura di sé.

Disturbo ossessivo-compulsivo (OCD)

Le ossessioni sono idee, pensieri, impulsi o immagini che insorgono improvvisamente nella mente e che percepiamo come intrusivi, fastidiosi e privi di senso. Le compulsioni invece sono azioni mentali e/o comportamenti che mettiamo in atto in risposta alle ossessioni e che ne rappresentano un tentativo di “soluzione”. 

Le ossessioni consumano le nostre energie mentali e le compulsioni consumano quelle fisiche. Possono apparirci come inquietanti, assurde o a volte perfino immorali, ma non dobbiamo provare vergogna: la vergogna e il senso di colpa aumentano il rischio di creare nuove ossessioni e nuovi comportamenti compulsivi.

Attraverso la terapia cognitivo-comportamentale si può ridurre la quantità e la frequenza dei sintomi e – a lungo termine – rendere la persona meno vulnerabile ai meccanismi cognitivi all’origine del disturbo ossessivo-compulsivo.

Dipendenze da sostanze, gioco d'azzardo, internet e videogiochi

Ogni tipo di dipendenza ha un trattamento peculiare e specifico. In quest’ambito molto vasto il mio focus è maggiormente direzionato verso:

  • Sostegno psicologico individuale
  • Coordinamento di un intervento multidisciplinare, ove necessario

Dipendenza affettiva

La sensazione di dipendenza in una relazione di per sé non è patologica. È normale che si percepisca un certo grado di fusione con il partner, in particolare durante la fase dell’innamoramento. Il desiderio di dipendenza dovrebbe diminuire con lo stabilizzarsi del rapporto lasciando nella coppia una piacevole percezione di autonomia.

Chi manifesta i sintomi della dipendenza affettiva, invece, mantiene un bisogno di fusione con l’altro (partner, genitore, figura amicale o persona d’autorità) inalterato nel tempo. La persona dipendente vive costantemente nell’ansia di poter perdere la persona dalla quale dipende e ha bisogno di continue rassicurazioni.

La dipendenza affettiva affonda le sue radici nell’infanzia e influenza sia il rapporto con se stessi nella vita adulta sia il rapporto di coppia.

Per uscire dalla dipendenza affettiva il primo passo è la consapevolezza del proprio funzionamento e dei propri schemi. Solo così è possibile intervenire nella relazione con l’altro. Il percorso di Psicoterapia può aiutare la persona dipendente a riconoscere le complesse trappole cognitive ed emotive che la conducono a sofferenza e infelicità, e ad agire per superarle.

Disturbi di personalità

La nostra personalità (o carattere) è l’insieme dei modi con cui ciascuno di noi si rapporta con gli altri e con il mondo. Nelle persone con un disturbo di personalità alcuni tratti della personalità sono accentuati, talvolta diventano schemi di pensiero e/o di comportamento rigidi e continuativi nel tempo che creano azioni disfunzionali e – spesso – sofferenza.

I disturbi di personalità sono stati classificati, secondo la più diffusa classificazione psicopatologica, in tre categorie:

  • Disturbi di personalità caratterizzati dal comportamento bizzarro (Disturbo paranoide – schizoide – schizotipico)
  • Disturbi di personalità caratterizzati da elevata emotività (Disturbo borderline – istrionico – narcisistico – antisociale)
  • Disturbi di personalità caratterizzati da forte ansietà (Disturbo evitante – dipendente – ossessivo-compulsivo).


Il trattamento e le attenzioni rivolte a ogni tipologia di malessere differiscono in base al tipo di disturbo di personalità di cui si tratta. Il mio approccio Pluralistico Integrato è volto a mettere in campo le metodologie più adatte alla situazione e alle caratteristiche della persona che chiede il mio sostegno. 

Disturbi specifici dell'apprendimento (DSA, ADHD)

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura (dislessia), di scrittura (disgrafia e disortografia), di fare i calcoli (discalculia). Secondo le ricerche attualmente più accreditate i DSA hanno origine neurobiologica; allo stesso tempo hanno matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi mirati.

Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è un disordine dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell’adolescente, caratterizzato da inattenzione e impulsività/iperattività.

Sia i DSA che l’ADHD hanno ripercussioni nella vita sociale dei bambini, che spesso vengono isolati dai compagni e si ritrovano a dover affrontare una situazione in cui persiste una bassa autostima e un senso di inadeguatezza. La terapia psicologica, per risultare efficace, combina una serie di interventi che coinvolgono gli insegnanti, i genitori e il bambino, ciascuno con modalità diverse.

Se senti di avere necessità di un confronto su queste tematiche:

  • Ansia e attacchi di panico
  • Disturbi del sonno
  • Disturbi del comportamento alimentare
  • Depressione
  • Fobie
  • Disturbo ossessivo-compulsivo (OCD)
  • Dipendenze da sostanze, fumo, gioco, internet e videogiochi
  • Dipendenza affettiva
  • Disturbi di personalità
  • Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA, ADHD)

Come funziona il primo appuntamento dalla psicologa? 
Semplicemente ci si conoscerà: la relazione in un percorso terapeutico è alla base di tutto. Ci presenteremo entrambi, quindi ci sarà un tempo di ascolto reciproco, protetto e pulito da qualsiasi giudizio o valutazione. L’obiettivo sarà esclusivamente quello di conoscerci e provare a immaginare insieme la possibilità di un percorso che ci conduca a un meta nutriente e positiva.